Domenica 12 aprile, Pasqua, ci alziamo con MOOOLTA calma e scartiamo le uova
Alice poi torna a riposare, mentre io...
volo a Palermooo!!!
Dove mi aspetta Garçia con un Super Uovo di Pasqua.
Purtroppo con i lavori siamo ancora in alto mare
per cui bisognerà rimboccarsi le maniche :(
Tuttavia Pasquetta è la giornata della gitarella
così andiamo a Mondello
passeggiata sul lungomare
Lo stabilimento dei bagni Charleston è davvero incredibile,
nel suo stile liberty, a palafitta sul mare.
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Una settimana di lavori forsennati :@
Venerdì però molliamo tutto e andiamo a Erice
Lasciamo la macchina al parcheggio e prendiamo la funivia (autoscatto acrobatico ;))
dietro questa foresta di antenne ecco comparire il vecchio borgo risalente agli etruschi
Da Porta del Carmine si entra nella vecchia città medievalee si incontra subito la chiesa Matrice sorta nel IV secolo
molto bello l'interno con la campata centrale a costoloni
in puro stile gotico
come il rosone che si trova in facciata.
Fronte alla chiesa troviamo la torre campanaria
dalla cui vetta possiamo ammirare il panorama dall'alto
e le antiche campane ormai in disuso.
Passeggiando per i vicoli
arriviamo al castello
dove una volta sorgeva il tempio di Venere Ericina
da qui possiamo ammirare uno splendido panorama sul mare col monte Coffaro sullo sfondoSplendida la Torre NormannaIl castello e la Torre sono incorniciatida un bellissimo parco
Poi andiamo per chieseche qui sono quasi più numerose delle case.Questa qui sotto è San FrancescoEcco Garçia sulla piazzetta della Chiesa di San Giuliano
Questa invece è San Giovanni (a ognun la sua chiesa;))
Con la particolarissima gradinata a ventaglioNaturalmente non mancano le botteghe artigianali
che vendono paccottiglia per turisti
(Ma chi è questo bel turista ;) ?)
A Erice è tutto speciale... anche il commissariato
(notare l'insegna)
e la toilette
Un salto in una pasticceria tipica
ed è già ora di tornare...
Ripendiamo la funivia nel sole di questo dorato tramonto
con il sole che illumina le Egadi all'orizzonte
(minchia che poeta!)
e chiudiamo molto più prosaicamente la giornata a Sferracavallo, al solito ristorante.
Ci prendiamo gusto, così sabato andiamo a visitare il sito archeologico di Segesta
sede di un Tempio Romano perfettamente conservato
anche se non si sa a chi fosse dedicato
Ma ecco qua, neanche farlo apposta, un'aspirante divinità ;)))
Il contesto è da urlo!
I romani sapevano scegliere i posti, vero?
(bisognerebbe avvisare i siciliani che la Sicilia è davvero troppo bella
e non si può continuare a rovinarla)
il sito degli scavi è decisamente molto ampio.
Scoperto di recente, è ancora oggetto di studio.
Gli scavi risalgono ad insediamenti
molto precedenti rispetto l'epoca romana
Ops...ecco un'altra aspirante divinità
aggirarsi tra i reperti eh eh eh!!!
Il pezzo forte di Segesta tuttavia
si incontra dopo una scarpinata di due km. (tutte in salita!)
ed è il bellissimo teatro romano,
capace di ospitare più di 4.000 spettatori
UN' ESAGERAZIONE!!!
solito autoscatto spericolato:
inquadra...scatta e...corrrrrrriiiiiiiiiiiii!
(appena in tempo)
Ultima passeggiata domenica prima del volo di rientro, al giardino botanico (che ora tiene aperto tutto il giorno)
L'ingresso promette bene...
Gli edifici all'interno, sede di conferenze e dipartimenti universitari
sono tenuti con la massima cura
Il parco ospita piante davvero singolari queste per esempio appartangono ad un'unica pianta
e si sviluppano anche orizzontalmente
Il percorso del arco è disseminato di edifici di vario genere
tra cui una serra in stile Liberty
Al centro un medaglione d'acqua ospita bellissime ninfee Tra le canne spunta la solita turista per caso
dallo stagno invece sbuca una tartaruga sonnacchiosa.
Ultimo scatto della vacanza Eh si...siamo proprio fighi!!!